Laudato si' mi'
signore cum tucte le tue creature |
CINDY |
Cindy - da Cinderela (Cenerentola) - è una gattina comparsa davanti casa nostra alla fine dell'estate 2013, insieme a un'altra gattina che poi è stata adottata da Kety, la nostra vicina, e Cindy, all'età di poco più di sei mesi, è rimasta sola.
Vera l'ha pian piano "addomesticata", vincendo la sua diffidenza, avvicinandola, accarezzandola e parlandoci, e poi l'ha portata in casa riuscendo a farla convivere con l'allergia di Claudio. Cindy è sempre stata uno spirito libero e Alfio ha realizzato una rampa di legno che le consentiva di uscire e rientrare a casa dalla terrazza del primo piano, passando per il tetto del gazebo di Silvano, il vicino del piano terra.
Cindy, la "randagina", entrava e usciva quando voleva, ci portava i suoi particolari regali che poi noi dovevamo liberare, si intrufolava nelle case dei vicini (una volta ha mangiato un pesce rosso pescandolo dall'acquario), riconosceva l'auto e ci veniva incontro al galoppo quando rientravamo, rispondeva da lontano quando la chiamavamo, accompagnava Vera alla fermata dell'autobus ignorando i suoi tentativi di rimandarla indietro, come cuccia utilizzava a rotazione tutte le seggiole, i divani, le scatole e le ceste di vimini presenti in casa, si intrufolava in ogni armadio, valigia o cassetto che trovava aperto, veniva a dormire in fondo al letto, ci camminava sopra, ci accompagnava al bagno, ci toccava il naso con il suo nasino, ci svegliava in mezzo alla notte se trovava la sua porticina chiusa, ci miagolava selettivamente - a Vera pianissimo, a Claudio forte -, ci faceva arrabbiare perché faceva sempre quello che voleva, ma poi, quando ci guardava fisso con i suoi grandi occhi verdi e il suo bel musetto, l'arrabbiatura si tramutava in tenerezza. Claudio la chiamava "maialina vagabonda".
Cindy era una creatura dolcissima, non ha mai ha morso o graffiato nessuno, si fidava così tanto che anche quando le facevamo cose necessarie ma fastidiose o dolorose protestava solo miagolando piano.
È vissuta meno di tre anni. È morta la notte del 22 ottobre 2015, davanti casa nostra, travolta da un'automobile.
Claudio Maccherani |
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Tantos foram os modos que nós criamos para elaborar um luto, para tentar aceitar a perda de alguém que nos é cara: "ela foi para o céu", "ela vai viver eternamente", "ela vai renascer de novo"... Hoje descobri que não inventamos nada para elaborar a morte de um animalzinho, que nos amou porque amou, e que nós amamos porque amamos. Não inventamos um céu para eles, que nos console. Então, a dor dói mais, e o sem sentido da morte é o sem sentido da morte e basta.
Não há amor mais desinteressado do que o amor por um animalzinho. Ele não dará nada em troca, a não ser o amor mesmo. Não dará recompensas em dinheiro, não cuidará de você na velhice, não retribuirá com favores no momento certo, não fará o que você quer, não será do jeito que você quer. Ele ama porque sim, e você o ama porque sim. Vera Lúcia de Oliveira |
Abbiamo creato tanti modi per elaborare un lutto, per tentare di accettare la perdita di qualcuno che ci è caro: "è andato in cielo", "vivrà eternamente", "rinascerà di nuovo".... Oggi ho scoperto che non abbiamo inventato niente per elaborare la morte di un animalino che ci ha amato perché ci ha amato, che abbiamo amato perché l'abbiamo amato. Per loro non abbiamo inventato un cielo che ci consoli. Allora, il dolore duole di più e l'insensatezza della morte è l'insensatezza della morte e basta.
Non c'è amore più disinteressato dell'amore per un animalino. Lui non ti darà nulla in cambio, se non l'amore stesso. Non ti darà ricompense in danaro, non avrà cura di te nella vecchiaia, non ti ricambierà con favori al momento giusto, non farà ciò che desideri, né sarà come desideri. Lui ama perché sì, e tu lo ami perché sì. Vera Lúcia de Oliveira (traduzione di Claudio Maccherani) |
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(by Claudio Maccherani )