L’ottavo
volume della collana di Poesia Straniera presenta la poesia in lingua
portoghese dalle origini ad oggi, dalla lirica in galego-portoghese fino
alle poesie brasiliane e africane contemporanee. Diretta da Luciana
Stegagno Picchio, che ne ha curato anche l’introduzione, il volume
propone una vastissima scelta di componimenti che hanno segnato la cultura
del Portogallo e delle sue ex colonie.
Si apre con
la lirica profana medievale in antico portoghese, e prosegue con una
panoramica della poesia dal Cinquecento all’Ottocento: Gil Vicente,
la scuola italiana, Luís Vaz De Camões, fino ad Almeida Garrett.
Un’ampia sezione è dedicata agli autori realisti, simbolisti e
saudosisti, come Cesário Verde e Camilo Pessanha. Si prosegue con
il modernismo di Fernando Pessoa e Mário de Sá-Carneiro, con il
surrealismo di Mário Cesariny De Vasconcellos, il neorealismo di Carlos
de Oliveira. Tra le grandi personalità del mondo lirico portoghese
contemporaneo sono antologizzati Jorge de Sena, David Mourão-Ferreira,
Natália Correia, Eugénio de Andrade, il premio Nobel José Saramago,
Alberto Pimenta, Miguel Barbosa, Manuel Alegre, Manuel Gusmão, Nuno Júdice
e molti altri.
Il percorso
prosegue con la poesia del Brasile, quella delle origini, con le liriche
gesuitiche del Cinquecento, quella barocca seicentesca fino
all’Ottocento romantico, la poesia dei parnassiani come Machado de
Assis e Olavo Bilac. Sono raccolti poi i componimenti dei modernisti
di prima e seconda generazione: Mário de Andrade, Oswald de Andrade,
Manuel Bandeira, Jorge de Lima, Murilo Mendes, Carlos Drummond de Andrade,
Vinicius de Moraes e la nuova poesia, che con lui si fa canzone. Segue
una sezione sulla poesia concreta (Haroldo de Campos, Augusto de Campos),
sul postmodernismo (José Paulo Paes, Alberto da Costa e Silva, Armindo
Trevisan, Nauro Machado, Fernando da Rocha Peres), sui contemporanei Francisco
Alvim, António Carlos Secchin, Vera Lúcia de Oliveira, Alexei Bueno,
Heleno de Oliveira.
Il volume
si chiude con la poesia dell’Africa Lusofona: l’Angola con Agostinho
Neto e Ondjaki, Capo Verde con Jorge Barbosa e Corsino Fortes,
il Mozambico con José Craveirinha e Mia Couto, e molti altri.
I testi
poetici sono presentati nelle loro edizioni più autorevoli e preceduti da
cappelli introduttivi per ogni autore, movimento o periodo storico, nonché
da un folto apparato bibliografico. Tutte le liriche hanno il testo
originale a fronte; tra i traduttori si annoverano grandi nomi come Antonio
Tabucchi e Giuseppe Ungaretti.