Poesia
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Giuria Premio Senigallia "Vera Lúcia de Oliveira elabora - con una coerenza tematica e stilistica degna d'attenzione - il tema del cimitero e della morte, la trasognata stupenda contiguità dei morti col mare, come nel sublime Cimitière marin di Valéry. Ma mentre il grande lirico francese affonda la sua indagine sulla metafisica immobilità del puro non essere, Vera sente la positività dell'"assonanza con il mare", che unisce i vivi e i morti, lontano dallo squallido rito dei "fiori senza gambo", dei "fiori condannati alla giornata". In fondo, è ancora la lezione foscoliana della perennità della vita nella morte, della natura che lancia il suo segnale dall'ombra dei sepolcri. Lo stile è vicino alla cadenza lunga del verso libero, senza paludamenti neoclassici, ma sollevato come in una serie di grandi respiri ritmici." (Giuria del Premio "Spiaggia di velluto" di Senigallia, presieduta da Carlo Bo, 1989) Giuria Premio Città di Roma "Poesia di ricerca e scoperta di un senso profondo nel limite spezzato della vitalità, oltre la soglia esistenziale stessa." (G. Benedettini, Giuria del Premio Città di Roma, 1988) Giuria Premio Internazionale "Altri Segni" "Trittico emotivamente intenso, compatto, fresco, distribuito ritmicamente sia sul versante dell'accensione timbrica sia sulla direttiva del micronucleo segnico. Con notevole coinvolgimento psicologico, de Oliveira fa vibrare il corpus poetico tra ansie e sospensioni, tra presenze/assenze, intensità evocativa e desiderio di "porto nascosto". Sorprende il controllo dell'intonazione, l'agilità formale con cui si stendono i più complessi segmenti della figurazione retorica, assicurando una voce di nostalgica dolcezza e valenza poetica" (Presidente della Giuria del Premio "Altri Segni", Grisignana, Croazia, 1999) Inizio pagina corrente Poesia Pagina iniziale (by Claudio Maccherani ) |