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O
direito ao esquerdo
até prova
contrária
não amassem o corpo de pegadas
não agucem a espera da morte
não contaminem a propenção à luz
não passem rolo compressor
nas palavras da alma
não decretem que não existe
até prova contrária
o direito ao esquerdo |
Il diritto al diverso
fino a prova
contraria
non coprite il corpo di impronte
non acuite l'attesa della morte
non contaminate la vocazione alla luce
non passate il rullo compressore
sulle parole dell'anima
non decretate che non esiste
fino a prova contraria
il diritto al diverso |
O
filho
o filho do teu
filho
vai condecorar o peito
de um assassino
ou fuzilar o pai
o filho do teu
irmão
vai derrubar florestas
decretar a lei marcial
arrastar a mãe na prisão
os filhos dos
filhos
estão decidindo se viverás ou não
para concebê-los |
Il figlio
il figlio di tuo
figlio
coprirà di medaglie il petto
di un assassino
o fucilerà il padre
il figlio di tuo
fratello
abbatterà foreste
decreterà la legge marziale
trascinerà la madre in prigione
i figli dei figli
stanno decidendo se vivrai o no
per concepirli |
Migração
no céu setembro
nasce
meus olhos tropicais emigram
os muros
escuros
esperam folhas
claras vermelhas
mortas
meus olhos
pássaros simulam asas
grudam nas coisas que
partem
e estreitos
pregados na luz
esperam a tarde crescer |
Migrazione
in cielo settembre
nasce
i miei occhi tropicali migrano
i muri
scuri
attendono foglie
chiare rosse
morte
i miei occhi uccelli
simulano ali
si attaccano alle cose che
partono
e stretti
incollati alla luce
attendono crescere la sera |
Canção
de exílio às avessas
cidade
antiga
cansaço pulsa
e corta o tempo
presente
chão arado pelas
guerras
consumido pelas horas
produz e expande erva daninha na fecundidade
mutilada
caminho outro
país
olho outros rostos
sinto outras raivas
apodrecer em
outro país
é uma dor que não satisfaz nunca |
Canzone d'esilio città
antica
stanchezza pulsa
e spacca il tempo
presente
suolo arato dalle guerre
consumato dalle ore
produce e spande erba cattiva nella fecondità
mutilata
cammino in altro paese
guardo altri visi
sento altre rabbie
marcire in un altro paese
è un dolore che mai ti sazia |
Negação
a poesia não
serve
carrego dentro
um mundo que não nomeio
tudo que não posso dizer
não nasce
perfuro
superfícies
suaves
muda me construo
melhor mas sou
gente
e minha negação
é essa vontade
de virar palavra |
Negazione
la poesia non serve
trasporto dentro
il mondo che non nomino
tutto quello che non posso dire
non nasce
perforo superfici
soavi
muta mi costruisco
meglio ma sono
gente
e la mia negazione
è questa volontà
di diventare parola |
Poema
voz ajustada ao
infinito
avesso do grito |
Poesia
voce accordata
all'infinito
rovescio del grido |
Nota Preliminare
Questo libro, come suggerisce il titolo, si
compone di testi che sono il risultato di situazioni e momenti differenti di poesia. La
seconda e la terza parte costituivano un libro a sé, il cui titolo era LUGAR DE ESPERA
(1986, inedito). Diverse poesie di quest'ultimo libro sono state pubblicate nella raccolta
GEOGRAFIE D'OMBRA (Fonèma Edizioni, 1989); altre, in modo sparso e discontinuo, sono
state pubblicate in giornali e riviste. Riunisco qui quelle inedite in volume. La prima
parte è formata da poesie più recenti, scritte fra il 1988 e il 1990.
I testi della prima e della seconda parte (con le relative versioni in italiano) sono
stati quasi tutti scritti in Italia, quelli della terza parte sono stati scritti in
Brasile e rielaborati in Italia.
Ho piena coscienza che una certa disarticolazione caratterizza questa raccolta, frutto di
profonde perplessità e di un lacerarsi fra due realtà linguistiche, culturali e
geografiche: il Brasile, paese in cui sono nata e cresciuta, e l'Italia, paese dove vivo
da diversi anni e che ha segnato il mio modo di percepire il mondo e la poesia. Tutti i
testi hanno però in comune la volontà di armonizzare contraddizioni, di unire frammenti
di vita e di storia, frammenti che ormai sembrano la condizione interiore dell'essere.
Vera Lúcia de
Oliveira, 1992
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foto Claudio Maccherani, 1990 |
Recensioni:
Valerio Magrelli, 1992; Ilka Brunhilde Laurito, 1992; Osvaldo
Duarte, 1992; Giorgio Barberi Squarotti, 1992; Iacyr
Anderson Freitas, 1998; Carlos Nejar, in Istrumento
Critico - Revista de Estudos Linguísticos e Literários, Universidade
Federal de Rondônia, Vilhena, Brasile, 11/1999, n.2, p.222; Maria Helena Almeida
Esteves, “Pedaços/Pezzi, Presentazione del
volume”, Perugia, Palazzo dei Priori, 1992; Marigê Quirino Marchini,
"A língua italiana - uma longa paixão", in Linguagem
Viva, 06/04/1992, p.6; Luis Alberto de Oliveira Ferraz, "Poetisa
assisense lança 4°. livro", in A
Gazeta do Vale, Assis - São Paulo, 19/08/1992, p.7; Wilma de K. Barreto de
Souza, "Pedaços/Pezzi", in Quaderni,
São Paulo, Istituto Italiano di Cultura e Instituto Cultural
Italo-Brasileiro, 10/1992, pp.281-283;
Geová Santana, "Operação
Poesia (Vera Lúcia de Oliveira)", in Arte
& Palavra, Suplemento Cultural do Jornal
da manhã, Aracaju, 10/1993, n°.37, pp.1 e 3; Loredana de Stauber
Caprara, "Pedaços/Pezzi", in Rivista Insieme,
São Paulo, 1993-1994, pp.189-190; Aristides Theodoro e Iracema M.
Régis,
"Caminhos Literários", in Jornal
da Manhã, São Paulo, 16/09/1993.
Recensioni
nel sito >>
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(by
Claudio Maccherani )
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