Tanto
mare tanta terra interposta
distante da me da ciò che amo
battendo i denti
vivo questo inverno feroce
queste dimenticanze
queste assenze eppure
sono amo scrivo
vivo
Inverno
Tanto
mar tanta terra no meio
distante de mim do que amo
batendo os dentes
vivo este inverno feroz
este esquecimento
esta ausência e no entanto
sou amo escrevo
vivo
Invierno
Tanto mar
tanta tierra de por medio
distante de mí de lo que amo
tiritando
vivo este invierno feroz
estos olvidos
estas ausencias y no obstante
soy amo escribo
vivo
da
questo sguardo massiccio
nascono
poesie
da
questo modo torto
sguardo
di grano maturo
gli
odori della notte
inzuppano
la terra di ombre
le
mani cercano incavi
concimano
punti
di
esclamazione
le
parole tutte che dirò
prima di morire
As
palavras todas
deste
olhar maciço
nascem
poemas
deste
jeito torto
olhar
de grão maduro
os
cheiros da noite
encharcando
a terra de sombras
as
mãos buscando côncavos
adubando
pontos
de
exclamação
as
palavras todas que vou dizer
antes de morrer
Las palabras todas
de esta mirada maciza
nacen poesías
de este modo torcido
mirada de trigo maduro
los olores de la noche
empapan la tierra con sombras
las manos buscan cavidades
abonan puntos
de exclamación
las palabras todas que voy a
decir
antes
de morir
uomo in bicicletta, S.Cristina, Gubbio, 1988
(foto Claudio Maccherani)
POESIA:
UN PONTE FRA CULTURE
Perugia
è città di incontro/scontro fra culture e mondi diversi. Qui si sono ritrovati
persone arrivate dai più lontani paesi, alla ricerca delle proprie radici
oppure lacerati da avvenimenti drammatici accaduti nella loro terra d'origine.
Alcuni sono passati in sordina, in silenzio, a volte ignorati dalla città
distratta o presa dai propri problemi. Altri sono riusciti a scalfire il
silenzio, a risvegliare nuove e vecchie solidarietà e hanno ricominciato qui
una nuova tappa dell'esistenza, senza dimenticare il passato, ma senza rifiutare
il presente: cercando di incorporare nuove e vecchie esperienze, storie, lingue,
speranze e dolori.
Attraverso
la poesia, linguaggio per eccellenza dell'integrazione, vediamo come si articola
e sviluppa un tentativo di armonizzare tali contrasti in due donne
latino-americane, radicatesi a Perugia da alcuni anni. E vediamo come esse
continuino, nonostante la lontananza, a leggere e denunciare la realtà
difficile dei loro paesi.
Claudio Maccherani
Recensioni:
Brunella Bruschi, “Radici, innesti, diramazioni, Presentazione del
volume”, Perugia, Università per Stranieri, 2013